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Sextorsion: cosa fare contro il ricatto online

Se stai subendo un ricatto online, ti trovi in una situazione definita “Sextortion”, o ricatto sessuale online. Si viene normalmente contattati sui social network come Instagram, Telegram o le app di dating e incontri. Si viene convinti ad inviare foto o video personali o ad eseguire delle videochiamate in atteggiamenti intimi e scatta il ricatto.

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Bisogna pagare una somma, altrimenti il contenuto compromettente verrà inviato a tutta la propria rete di contatti e di follower.

Se sei sotto ricatto sessuale online, ecco la guida che ti indica immediatamente che cosa fare, con dei consigli e delle istruzioni utili per gestire immediatamente la situazione.

Mantieni la calma

Possiamo immaginare che tu sia spaventato, a volte letteralmente terrorizzato, soprattutto se la pubblicazione o l’inoltro del materiale alla tua rete di contatti potrebbe compromettere la tua vita personale e lavorativa in maniera importante. Ma devi tenere conto che i ricattatori contano esattamente su questo: sulla tua paura e sulla tua incapacità di ragionare lucidamente.

Per questo motivo devi sapere che mantenere la calma è assolutamente fondamentale. 

È importante sapere innanzitutto che da queste situazioni si può uscire senza conseguenze, che migliaia di persone sono finite sotto ricatto ma sono riuscite a risolvere la loro problematica e a ritornare ad una vita completamente normale.

Cerca quindi di non prendere decisioni affrettate, di non agire d’impulso, di non cedere immediatamente al ricatto e di non abbandonarti completamente nelle mani dei tuoi ricattatori.

È molto importante pensare, con quanta più calma possibile, per capire quali sono le mosse necessarie per proteggere la reputazione ed impedire a questi gruppi di ricatto di inoltrare il materiale alla tua rete di contatti.

Conserva copia delle chat

Un altro consiglio fondamentale è mantenere copia delle chat con i ricattatori. A volte, in preda alla paura, per cercare di allontanare anche emotivamente quello che sta succedendo, si cancellano le chat di WhatsApp, di Telegram o di Instagram con i ricattatori. Ma questo è un errore, innanzitutto perché impedisce di sporgere denuncia alla polizia postale, avendo cancellato le prove del reato.

E poi perché senza le chat non è possibile comprendere la probabile origine di questi gruppi di ricatto, il loro comportamento e altre informazioni fondamentali per gestire la situazione.

Mantieni quindi una copia di tutte le chat, utilizzando lo strumento “copia di backup”, presente ad esempio su WhatsApp o su Telegram, o al massimo eseguendo degli screenshot di tutta la conversazione, da conservare nella galleria fotografica del proprio smartphone.

Mantieni attivi i tuoi account social

Un’altra cosa da fare è mantenere attivi i propri account sui social network come Facebook, Instagram, Linkedin, Telegram.

Anche in questo caso, uno dei errori più comuni è cancellare i profili, pensando che se verranno rimossi non sarà possibile raggiungere la propria rete di follower. Ma questo è sbagliato per due motivi.

Il primo è che con tutta probabilità i ricattatori hanno già eseguito uno scan dei tuoi follower e dunque questa mossa è ormai tardiva. La seconda è che cancellare gli account impedisce di eseguire delle segnalazioni per furto di identità.

Mantieni quindi attivi tutti i tuoi account, che verranno poi ottimizzati ed impostati da dei professionisti che ti diranno come devono essere configurati a seconda della specifica situazione.

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Non pagare i ricattatori

Altro consiglio fondamentale è non pagare. Sappiamo perfettamente che i ricattatori minacciano in maniera piuttosto insistente e spaventosa. Sappiamo anche che promettono regolarmente che, se riceveranno un pagamento iniziale, cancelleranno il materiale per sempre e spariranno, ma questo non avviene mai.

Se i ricattatori riescono ad ottenere una cifra, perché mai dovrebbero abbandonare una vittima che paga?

I ricattatori cercano infatti di creare un meccanismo di estorsione e di ricatto nel lungo periodo, ottenendo regolari pagamenti per ottenere quanto più possibile dalla propria vittima.

Per questo motivo, cerca di non pagare in nessun modo. Qualsiasi soldo speso in favore dei ricattatori non fa altro che peggiorare la situazione.

Denuncia alla polizia postale o ai carabinieri

Denuncia immediatamente alla polizia postale o ai carabinieri. Per denunciare alla polizia postale è necessario recarsi personalmente presso una questura o un comando dei carabinieri e dichiarare di essere stato vittima di un reato informatico e in particolare di una sextortion.  

Consegna le copie delle chat e delle conversazioni con i ricattatori alle forze dell’ordine e attieniti strettamente alle loro indicazioni. 

Le forze dell’ordine ovviamente non possono trovare in pochi minuti i colpevoli, dal momento che questi reati informatici vengono eseguiti da gruppi di criminali internazionali spesso con sede all’estero, come per esempio la Costa d’Avorio, il Burkina Faso o le Filippine, ma sporgere denuncia è un dovere civico nel momento in cui si è stata vittima di un reato.

Denunciare serve inoltre alle forze dell’ordine per svolgere delle indagini internazionali, con l’obiettivo di sgominare una volta per tutte questi gruppi di ricattatori.

Parlane in famiglia

Se possibile cerca di parlare in famiglia o con i tuoi cari di quanto è successo. Il modo con cui puoi comunicare alla tua famiglia l’avvenuto è strettamente legato alla tua personale situazione, ai rapporti con i familiari, con la tua fidanzata o con tua moglie, ma in generale cerchiamo di suggerirti di non rimanere solo nel gestire questa situazione e nell’affrontare questi gruppi di criminali.

Riuscire ad avere l’appoggio della propria famiglia, o anche solo di un parente o di una persona cara, può essere straordinariamente utile per gestire la tensione, per evitare di fare errori dettati dalla paura e per superare con più facilità il periodo problematico in cui ti trovi.

Installa un antivirus

I ricattatori possono invitare a scaricare delle applicazioni o cliccare sui link che possono installare sul tuo smartphone delle applicazioni malevoli, note anche come malware. In questo caso, i virus si occupano di scandagliare il tuo dispositivo alla ricerca dei tuoi contatti personali, delle informazioni bancarie o tutto quello che può essere utile ai truffatori.

Non sapendo esattamente qual è la tua situazione, un ottimo metodo per contrastare questo pericolo è quello di installare un antivirus. Esistono degli ottimi prodotti antivirus, sia per computer ma soprattutto per smartphone, che sono scaricabili direttamente da Google Play per Android o dalla piattaforma App Store per Apple.

Scarica, installa e fai controllare immediatamente il tuo dispositivo da un antivirus, seguendo le istruzioni, isolando e mettendo in quarantena tutte le applicazioni sospette. Se non riesci a riprendere il controllo del tuo smartphone, puoi anche considerare di rivolgerti ad un negozio di informatica e telefonia.

Attiva Google Alert

Dal momento che non puoi sapere esattamente quando i ricattatori stanno pubblicando del materiale sul tuo conto, ed è difficile scandagliare tutto il web, uno degli strumenti che puoi utilizzare è Google Alert.

Si tratta di uno strumento gratuito dove, inserendo il tuo nome e cognome o qualsiasi altra cosa ti identifichi, puoi ricevere delle notifiche se è stato pubblicato un link che ti nomina o ti menziona per qualsiasi motivo.

Chiaramente si tratta di una forma molto basilare di monitoraggio, che non può essere sufficiente da sola, ma è comunque un primo strumento per cercare di capire che cosa sta succedendo.

Rivolgiti a dei professionisti

Tutti questi consigli ti permettono di affrontare un ricatto sessuale online: si tratta ovviamente di indicazioni generali e di base, ma la cosa migliore che puoi fare è rivolgerti a dei professionisti nella gestione dei ricatti online, ovvero dei consulenti di sicurezza informatica e privacy che possono darti un aiuto professionale.

In questo caso rivolgiti pure al servizio antiricatti del Gruppo Trizio Consulting, che da oltre 10 anni svolge circa 3000 interventi l’anno, e ha accumulato una esperienza e una casistica enorme per la gestione dei ricatti sessuali online.

Affidati a dei professionisti che ti guideranno passo passo per uscire da questa situazione e sapranno come proteggere al meglio la tua reputazione ed evitare che i contenuti compromettenti possano essere inoltrati alla tua rete di contatti, danneggiando la tua vita personale e professionale.